Tuffarsi nel cosmo, montare la galassia come fosse panna montata, servire il pianeta terra su un piatto d’argento. Togliersi il volto come fosse una maschera e rivelare l’Universo dentro. Aerei che piovono caramelle, vasche da bagno in mezzo al deserto, giocare a golf sulla luna.
Joe Webb utilizza ritagli da riviste vintage anni 50 e realizza stampe serigrafiche di varia natura per creare collage fatti a mano. Photoshop è bandito dalle sue originali e surreali operazioni artistiche.
La reazione di Joe avviene nel 2012 come spontanea risposta luddista al suo lavoro da grafico. Decide di compiere un ritorno alla creazione di immagini in modo del tutto ‘analogico’ e da quel momento in poi la sua carriera artistica prende il via.
Con i collage si diverte, scombina pochi dettagli per reinterpretare la scena iniziale attraverso elementi intuitivi, comunicandone una nuova narrativa. Si trovano così a dialogare epoche differenti, in una dicotomia tra passato, presente e futuro. Immagini senza tempo, intrise di humour, satira e sottile denuncia.
I lavori di Joe celano un messaggio – se dichiarato o da decifrare poco importa – che spesso allude a connotazioni politiche e tende all’esplorazione di problematiche moderne quali il cambiamento climatico, le guerre, l’ineguaglianza sociale, le teorie sul cosmo. Altri riferimenti di ispirazione che un osservatore attento troverà a volte presenti, sono i richiami al pittore belga René Magritte.
Vive e lavora in UK, collaborando con le CCA Galleries e la Saatchi Gallery. Alcune delle sue produzioni vengono date in beneficenza per dare supporto ad associazioni come Peace One Day e The Big Issue.
Joe ha inoltre creato una cover ad hoc per l’album della band iconica degli anni 80-90 Tears For Fears e ideato delle animazioni per la cantante e modella britannica Dua Lipa.
I lavori di Joe contribuiscono a una sorta di movimento sociale, dove le sue immagini vengono condivise online dagli utenti, a volte diventando virali. Di recente, ha terminato la sua personale “Dark Matters” a Londra presso la Jealous Gallery, ed appunto perché espone e vende le sue opere internazionalmente, è proprio in occasione dell’Affordable Art Fair a Milano che vengo a conoscenza dei suoi entusiasmanti lavori.
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WHY
come e perché ti sei avvicinato al tuo percorso?
Ho sempre avuto un interesse per l’arte fin da bambino. Disegnavo e creavo. L’età adulta mi ha fatto dimenticare questa cosa per qualche tempo… Sono contento di essere tornato di nuovo bambino per creare arte tutto il giorno!
WHO
come ti descriveresti in poche parole?
Non sono sicuro di come risponderti – fai riferimento ai miei lavori, sono un riflesso della mia personalità.
WHAT
qual’è la tua fonte di ispirazione?
Il mondo in cui viviamo. Le problematiche che affrontiamo come esseri umani che vivono su una grande roccia che sfreccia nello spazio.
WHERE
dove vai quando hai bisogno di una pausa?
Al pub, in palestra, ma solitamente non in questo ordine.
WHEN
quando e quali saranno i tuoi prossimi passi?
Sto creando dei miei collage in versione ingrandita attraverso la pittura su tela. Li esporrò ad Agosto a Park Lane 45, a Londra.
**WILDCARD
se dovessi creare un’opera artistica per descrivere la tua visione della vita, quali elementi non mancherebbero?
La luna e le stelle.