L’immagine nell’immagine dell’immagine. Le maestose opere di Dan Hillier mi ricordano molto il concetto dei frattali in natura, dove un oggetto geometrico si ripete nella sua forma all’infinito, e dove ingrandendone una qualunque parte si ottiene una figura simile all’originale.

Tra ricognizioni subconsce date da processi intuitivi e associazioni mentali, humour, stupore e curiosità, nei suoi collages e illustrazioni ad inchiostro, Dan Hillier contrappone attributi Vittoriani, immagini ritrovate e da lui stesso raccolte – tratte da enciclopedie e libri antichi – per unirli alla sua infinita immaginazione.

Il risultato finale culmina in un effetto sbalorditivo in termini di dettaglio e scelta dei soggetti che suscita nell’osservatore emozioni forti, perché raccontano silenziosamente il sottile confine tra mondo e oltremondo.

Soggetti dai richiami a mondi fantastici e archetipi dagli effetti iconici, le cui sottili linee nere sfumano in mondi da rivelare e che al contempo si rivelano. Figure ibride ed emblematiche tra l’umano e l’animale evocano magia e oscurità attraverso raffigurazioni iconografiche di princìpi ed energie dalle forme archetipiche e divine.
Molti sono i rimandi alle tradizioni Cristiane, Buddiste e Hindu oltre al simbolismo dei Totem Indigeni.

Cresciuto ad Oxford, una volta laureatosi Dan ha intrapreso diversi viaggi in India, Nepal, Tailandia, e Australia prima di stabilirsi a Londra. Dopo essere incappato in un “quasi vero e proprio lavoro” come mi racconta lui stesso, decide di dedicarsi completamente al suo lavoro artistico.

Le sue creazioni sono state esposte presso la Saatchi Gallery, l’Institute of Contemporary Arts di Londra, il Louvre, il MuTate Britain, la Strychnin Gallery e numerose altre gallerie sia in solitaria che in gruppo, facendosi conoscere a Londra, Parigi, New York e Torino.
In occasione dell’Affordable Art Fair a Milano tenutasi a gennaio 2018, vengo a conoscenza dei suoi straordinari lavori: mi colpiscono per i minuziosi dettagli e il senso di reale-inquietante-surreale che mi lasciano dentro, al punto che decido di contattarlo.

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WHY
come e perché ti sei avvicinato al tuo percorso?
Non ho mai voluto fare altro. Dove mi trovo adesso è accaduto dopo essermi accidentalmente incastrato in un quasi vero e proprio lavoro per alcuni anni e l’arte era stata messa da parte. Il campanello d’allarme è giunto all’improvviso, mentre guardavo un programma di un artista che lavorava duramente ai suoi progetti. Mentre lo guardavo, ho iniziato a disegnare, a giocare con delle immagini raccolte, e in pratica ho lasciato il lavoro immediatamente per iniziare a produrre una marea di disegni. Ho iniziato a venderli in una bancarella al mercato di Brick Lane e tutto è iniziato a crescere da quel momento in poi.
WHO
come ti descriveresti in poche parole?
Che crea disturbo in classe, che potrebbe impegnarsi di più, che deve essere più disciplinato. Creativo, gentile, positivo, ciclista di mondo.
WHAT
qual’è la tua fonte di ispirazione?
Immagino che “tutto” sia la risposta più ovvia – ma in particolare qualsiasi cosa che si direzioni verso un’esperienza oltre la normalità. Mi illuminano parecchio le raffigurazioni iconografiche di princìpi ed energie dalle forme archetipiche e dalle forme divine nelle varie tradizioni del mondo. La musica / la poesia / i film / la danza che evoca magia e l’oscurità, le emozioni forti e il mondo / oltremondo. L’amore, lo stupore, la natura. Le persone. La psichedelia, la meditazione, il silenzio. Il caffè, il tè, l’alcol. Nuotare, camminare, leggere, scrivere. Kali. Il Buddha. La rabbia, in questo momento.
WHERE
dove vai quando hai bisogno di una pausa?
Di recente in Sri Lanka. Gaia House a Devon per il vero silenzio – sono stato lì per sei settimane per un ritiro del silenzio l’anno scorso e ha fatto un sacco di cose buone per me. Dartmoor: sommergendomi in qualsiasi forma d’acqua naturale o molto calda (eccetto le pozze).
WHEN
quando e quali saranno i tuoi prossimi passi?
Addentrarmi nell’anno nuovo finalmente – ho avuto un inizio 2018 molto rilassato e a rilento. Sono già in intrepida attesa di fare un viaggio al Monte Kailash in Tibet più avanti e sto muovendo i miei passi in quella direzione mentre mi proietto verso la mia mostra personale che si terrà agli inizi del 2019… È anche uscita una mia animazione su BBC (Requiem, BBC1), che è stato emozionante oltre a essere la prima volta che mi avvicino alla televisione. Ho anche la copertina di un altro libro in uscita prossimamente. Di recente mi sono divertito a dipingere e schizzare colori con Ania Bieluszko (@littlewhiteear), cosa che mi sta finalmente avvicinando all’esplorare l’inclusione di alcuni aspetti super colorati nel mio lavoro, cosa che ero intenzionato a fare da anni…
**WILDCARD
se dovessi disegnare un ritratto di te stesso, quali elementi non potrebbero mancare, e perché?
Lo sguardo degli occhi che vedono gli occhi che stanno cercando lo sguardo negli occhi che vengono guardati.